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Una notte all’Orto Botanico, alla scoperta delle ricerche dell’Università di Cagliari

Sharper Night UniCa racconta una storia: quella di due sconosciuti che si incontrano per la prima volta. All’inizio non sanno nulla l’uno dell’altro. Poi si scoprono, si conoscono e anche se profondamente diversi si capiscono perché riescono ad entrare in dialogo attraverso un linguaggio non convenzionale che appiana le differenze e valorizza i punti in comune.

I ricercatori di UniCa e il pubblico di curiosi si incontreranno all’Orto Botanico. Insieme, durante la giornata del 30 settembre, vivranno un’esperienza immersiva, all’insegna dell’ascolto, del dialogo, del confronto, del gioco e del sapere.

I ricercatori potranno raccontare la passione per la conoscenza e il pubblico allo stesso tempo potrà intraprendere un viaggio alla scoperta delle ricerche dell’Ateneo.

 

Le “stanze” dell’Università

Cosa accade quando entriamo nella casa di un nuovo vicino? Ci accomodiamo, osserviamo i dettagli, gli oggetti, le foto. Proviamo ad immaginare il “prima”. E poi, magari davanti a una tazza di tè, ci fermiamo ad ascoltare la storia del presente. Diversa dalla nostra in alcuni casi. Estremamente vicina in altri.

Fare irruzione nel mondo dell’Università, per certi versi, assomiglia a questa esperienza. L’Università è stata una straniera per lungo tempo. Eppure, oggi il grande pubblico sente la necessità di avvicinarsi ai luoghi della ricerca, per ascoltare che cosa l’Università abbia da dire.

Sharper Night è uno di quei pretesti per conoscersi e incontrarsi, per scoprire gli “usi e costumi” di ogni Dipartimento, le peculiarità di ogni ricerca e infine gli elementi di raccordo fra ricercatori di differenti discipline ma inoltre tra questi e il grande pubblico, che si trova a curiosare nelle stanze della scienza e del sapere.

Al crocevia fra ricerca e società

Bisogna condividere un certo retroterra per capirsi davvero. Per evitare fraintendimenti, è necessario scendere a compromessi. Il linguaggio deve collocarsi a metà strada, nell’intersezione fra due insiemi diseguali, dove trovano spazio condivisione, ascolto e partecipazione, dove è possibile coltivare la curiosità per un nuovo mondo, senza rinunciare al gioco, al divertimento, per capire meglio il nuovo che si racconta e così imparare i codici di un linguaggio che si acquisirà volta per volta.

La grande scommessa

Sharper e altre iniziative che ruotano attorno al rapporto fra scienza e società in termini di collaborazione fanno emergere il dato più radicale della rivoluzione che ha investito soprattutto l’ambito della comunicazione istituzionale (e non solo) della scienza, cioè la sua democraticità.

La scienza è per tutti, nel senso che con una comunicazione adeguata, aperta al grande pubblico, può essere di facile fruizione senza che questo sminuisca l’importanza e la precisione del dato scientifico raccontato.

Ma soprattutto la scienza è di tutti. La comunicazione bidirezionale del sapere scientifico, i modi alternativi che oggi la spiegano attirando più portatori di interesse, coinvolgendoli nel dibattito pubblico, creano consapevolezza, costituiscono una comunità fisica e virtuale in cui a gettare le basi di un buon rapporto e dialogo con le istituzioni pubbliche sono anche i semplici cittadini, dal basso.

I cittadini sono parte in causa nel processo di costruzione scientifica. Sono in dialogo con il pubblico di esperti, attenti ai dibattiti in corso, pronti a fornire spunti e soluzioni per agire infine, grazie alla consapevolezza che la scienza non sia astratta dal mondo circostante, ma invece si inserisca in un processo di crescita che mira al benessere di una comunità e del suo territorio.

Linguaggi non convenzionali

L’affacciarsi di nuovi modelli di pensiero in tema di scienza e divulgazione, e parallelamente l’ibridazione di molti linguaggi pensati in passato per destinazioni d’uso legate al mero intrattenimento, porta a rivalutare in toto le modalità della comunicazione scientifica, il suo rapporto con le arti, con gli strumenti digitali e con le community di non esperti.

Raccontare la scienza servendosi di una cornice narrativa non è un semplice espediente artistico per addolcire la pillola ma un modo per attribuire tridimensionalità al fatto scientifico, al processo di produzione della scienza.

Raccontare la scienza, divulgarla in questo modo, significa quindi comprenderla, esplorarla, con lo spirito di chi ascoltando dinamiche complesse, ben raccontate e in maniera accattivante, riesce anche ad immedesimarsi in esse, trovando qualcosa di reale e condivisibile in quelle.

I non esperti, perché coinvolti all’interno di una cornice narrativa, diventano essi stessi esperti, sono in grado di entrare nel processo di comprensione della scienza e amplificare la propria voce fino ad arrivare alla sfera politica, grazie a un coinvolgimento che traccia quanto il pubblico di non addetti ai lavori, se chiamato in causa, possa concretamente fare la differenza, come dimostrano le iniziative di citizen science.

Benvenuti all’Università di Cagliari!

Per una notte l’Orto Botanico sarà il teatro del dialogo non convenzionale  fra scienza e società. I partecipanti entreranno nelle “stanze” dell’Università, parleranno con i ricercatori di UniCa, si confronteranno. Verranno messi alla prova. Scopriranno che gioco e scoperta non sono agli antipodi. Il divertimento sarà garantito, per grandi e piccoli. Nessuno rimarrà deluso. E ognuno avrà la propria storia, per imparare a conoscere la scienza e i protagonisti della ricerca.

“A ciascuno il suo”… format non convenzionale! *

 

*TALK

Un palcoscenico nel cuore dell’Orto Botanico ospiterà gli interventi di una decina di ricercatrici e ricercatori su tematiche estremamente attuali, moderati dal Prof. Alessandro Lovari.

*EXPERIENCE ACTIVITY

Attività esperienziali allestite in aree riservate dell’Orto Botanico saranno gestite dai partner di Sharper al fine di far conoscere le attività scientifiche al grande pubblico.

*SPEAKER’ CORNER

Piccoli spazi living, informali e autogestiti dai ricercatori e dalle ricercatrici, sparsi all’interno dell’Orto Botanico per presentare al pubblico le ricerche e imbastire il dibattito tra addetti ai lavori e pubblico su cinque grandi tematiche: cibo, salute, oceani, porti e acque sicure, universo.

*STEM LAB

Laboratori scientifici volti a risvegliare la curiosità nei confronti della scienza, attraverso un’esperienza coinvolgente che stimolerà la creatività dei partecipanti.

*KIDS LAB

Coinvolgere i bambini e le bambine significa dare loro l’occasione di soddisfare ogni curiosità. Attraverso attività ludiche pensate ad hoc avranno modo di vivere la ricerca scientifica come un’esperienza sbalorditiva, all’interno di una cornice d’eccezione.

*STORIE SONORE

Una serie di racconti sonori ispirati alla ricerca, vere e proprie opere artistiche, narrative, di fiction che traggono spunto dai paper scientifici di UniCa. I podcast, fruibili attraverso dei QRcode, accompagneranno i partecipanti alla scoperta delle ricerche di UniCa lungo il tragitto all’interno dell’Orto Botanico.

*ADVENTURE NIGHT

Action Game a checkpoint con componenti di Escape e di Gioco di Ruolo dal vivo, con la presenza di enigmi e figuranti con cui interagire. L’atmosfera sarà prevalentemente quella di un film d’azione, con riferimenti ai thriller fantascientifici e qualche momento di adrenalina. 60 minuti di gioco – 90 minuti di esperienza totale (comprensivi di brief pre e post gioco).

SHARPER CAGLIARI è organizzato dalla Direzione per la ricerca e il territorio in collaborazione con il CREA UNICA – Centro servizi d’Ateneo per l’innovazione e l’imprenditorialità, e con il prezioso contributo di tutti i Dipartimenti, le Direzioni e i Musei dell’Ateneo.

Per partecipare all’evento e quindi aderire ad uno o più format della serata sarà possibile iscriversi al seguente link:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sharper-night-2022-415806146377