Come trasformare gli scarti del vino in risorse spendibili nel mondo del mercato? È questo il tema della conferenza internazionale di BestMedGrape che si svolgerà a Cagliari il 27 settembre, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria per discutere nel dettaglio delle opportunità imprenditoriali legate ai sottoprodotti del vino.
Il progetto internazionale è coordinato dall’Università di Cagliari. Coinvolge partner provenienti dalla Francia, dal Libano, dalla Tunisia e dalla Giordania. Un percorso di accompagnamento alla creazione di impresa che fa leva sulle conoscenze scientifiche e tecnologiche per valorizzare l’utilizzo dei vitigni locali, con l’obiettivo di trasformarli infine in prodotti commerciali altamente innovativi, in particolare nel settore nutraceutico e cosmetico.
BESTEMEDGRAPE è finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera ENI CBC MED e intende rafforzare la tradizione mediterranea della coltivazione della vite, nell’ottica di un’economia circolare e sostenibile.
Sfruttare gli scarti della viticoltura a partire dalla ricerca
Il fine principale è quello di promuovere i risultati della ricerca, attraverso il trasferimento di questi saperi, a favore dello sviluppo di nuove imprese o startup, con un budget totale di 3,3 milioni di euro.
In questo modo il progetto Bestmedgrape – New Business opportunities & Environmental suSTainability using MED GRAPE nanotechnological products – valorizza i sottoprodotti locali della lavorazione del vino e promuove quindi i risultati della ricerca per incoraggiare la trasformazione delle vinacce in nanoformulati commerciali innovativi utili per la salute e il benessere.
Grazie all’esperienza del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, dei partner e del know-how del CREA UNICA – Centro Servizi di Ateneo per l’Innovazione e l’Imprenditorialità – il progetto BESTMEDGRAPE, attivo dal settembre 2019, prosegue quindi le attività di ricerca e di disseminazione dei risultati.
Partecipano inoltre l’Istituto per le Scienze delle Produzioni Agrarie, Centro Nazionale Ricerche in Italia, l’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale in Francia, l’Université de Carthage in Tunisia, l’Université Saint Joseph de Beyrouth in Libano, l’Union Tunisienne de l’Industrie, du Commerce et de l’Artisanat – Chambre Nationale Syndicale des Producteurs de Vin, Bière et Boissons Alcoolisé in Tunisia , la Berytech Foundation in Libano e infine la Jordan Society for Scientific Research, Entrepreneurship, and Cerativisi in Giordania.
Il percorso imprenditoriale
Durante le attività di business creation per i potenziali imprenditori partecipanti al progetto è stato possibile integrare la conoscenza manageriale e scientifica, quindi sviluppare capacità di problem solving, legate soprattutto al lavoro in team. Allo stesso tempo: analizzare le opportunità imprenditoriali legate alle specifiche conoscenze scientifiche e tecnologiche del progetto e infine acquisire strumenti innovativi per la presentazione delle idee, secondo standard affermati a livello internazionale, quali l’elevator pitch.
Economia locale e riduzione dell’inquinamento ambientale
Se da una parte il progetto valorizza un prodotto caratteristico del Mediterraneo – l’uva – dall’altra incoraggia l’espansione del ciclo di vita della vite attraverso lo sviluppo di prodotti nanotecnologici, per incrementare l’economia locale, ridurre l’inquinamento ambientale e aumentare le opportunità di occupazione.
Se ne discuterà in maniera approfondita durante la conferenza internazionale, con la partecipazione di tutti i partner del progetto.
Per consultare il programma e iscriversi all’evento:
https://www.eventbrite.it/e/bestmedgrape-international-conference-tickets-404075018257