Parte oggi 25 giugno 2020 la quarta edizione del laboratorio per le imprese di addestramento intensivo all’innovazione dell’Università degli Studi di Cagliari rivolto alle imprese.
7 imprenditori, 14 ricercatori dell’Università di Cagliari e 7 fondatori di startup innovative, lavoreranno insieme, dal 25 al 28 giugno, per dare vita a soluzioni innovative.
Sviluppare le soft skills necessarie a guidare i programmi di Open Innovation e tecniche Lean da applicare all’interno della propria aziende e migliorare i propri servizi e prodotti gli obiettivi delle imprese.
Grazie alla collaborazione di Fidicoop, che ha deciso di collaborare con l’Università per offrire un servizio ai propri consociati, manager e imprenditori di imprese operanti a livello regionale, potranno presentare delle challenge innovative.
Grazie all’aiuto di ricercatori e startupper, potranno risolvere problematiche reali della propria azienda, impadronendosi inoltre di quegli strumenti utili ad affrontare le sfide e i problemi di domani.
Il risultato è innovativo, tecnologicamente avanzato e competitivo. Ma soprattutto tagliato su misura. Perché sono le richieste delle aziende a guidare ricercatori e startupper nella ricerca delle soluzioni migliori.
La location che ospiterà il percorso intensivo di innovazione è l’Arbatax Resort. Per quattro giorni la cornice lavorativa sarà uno degli scorci più emozionanti del territorio sardo, in riva al mare, al contatto con la natura.
Qui la creatività dei ricercatori, degli startupper e naturalmente degli imprenditori, si sposerà insieme per abbozzare il futuro del mondo imprenditoriale di domani.
Un laboratorio per le imprese – Contamination Bootcamp
“Un’esperienza unica, coinvolgente e divertente, in una location fantastica che di sicuro resterà indimenticabile, capace di generare un’onda creativa, una grande motivazione nelle persone coinvolte, mettendo in circolo energia positiva di cui abbiamo necessariamente bisogno in un periodo come quello che stiamo vivendo” secondo Fidicoop, co-organizzatore dell’iniziativa.
“Gli imprenditori indicano l’obiettivo e descrivono la propria esigenza innovativa. I nostri ricercatori mettono a disposizione saperi specifici, competenze acquisite in ambito universitario e gli startupper contribuiscono al processo di innovazione con la creatività, grazie all’analisi dei problemi d’oggi con strumenti alternativi, al passo coi tempi. Tre mondi che dialogano tra loro grazie all’aiuto di un esperto ventur capital, che coordina, attraverso metodologie lean, tutte le fasi di lavorazione del processo di innovazione. La forza di un’idea vincente d’altronde risiede nel lavoro di squadra, nella contaminazione reciproca” rimarca la professoressa Di Guardo, direttrice e responsabile scientifica del Crea UniCa dell’Università del capoluogo.