L’università di Cagliari ha chiuso con successo la quarta edizione del percorso residenziale di innovazione. Applicazioni su casi concreti, strategie commerciali e di sviluppo, mercati. All’Arbatax Park Resort, una delle location più suggestive della Sardegna, 7 imprese hanno collaborato fianco a fianco con 14 ricercatori dell’Ateneo cagliaritano e 7 startupper formati durante il percorso di eccellenza del Contamination Lab.
Un addestramento intensivo di innovazione.; questa la formula con cui il CREA UniCa dell’Università degli Studi di Cagliari, in collaborazione con Fidicoop intendono generare sviluppo e rinascita economica.
Contamination Bootcamp – Un lavoro di squadra
“Il futuro si affronta migliorandosi e sapendo innovare”
Queste le parole del pro rettore Maria Chiara Di Guardo. Dieci sono stati invece i dipartimenti coinvolti per generare l’innovazione:
- Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura (DICAAR)
- Giurisprudenza, Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica
- Scienze Chimiche e Geologiche, SSD Chimica Analitica
- Lettere, Lingue e Beni Culturali,
- Scienze Economiche ed Aziendali,
- Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali
- Scienza della Vita e dell’Ambiente,
- Matematica e informatica
- Pedagogia, Psicologia e Filosofia
La 4^ edizione del Contamination Bootcamp, curato dal Crea (Centro servizi imprenditorialità e innovazione) dell’Università di Cagliari, è stata interamente dedicata alle imprese consociate di Fidicoop, co-organizzatore dell’iniziativa, di cui fanno parte Conassicop, Ianas, Progetti Sardegna, Cantina di Jerzu, Pastori di Nurri e infine La Clessidra.
I lavori – con la partecipazione dei ricercatori dell’Ateneo, numerose aziende di diversi settori merceologici e produttivi e i fondatori di start up innovative – hanno avuto la preziosa conduzione del docente ed esperto di contaminazione didattica e start up, Augusto Coppola. Il workshop, così come nelle precedenti edizioni si è chiuso con il segno più.
Per guardare al futuro e affrontare un mercato, saper innovare è fondamentale. Attraverso il Contamination Bootcamp le imprese imparano a generare innovazione in modo collaborativo e condiviso anche grazie ad esperti di venture capital, ricercatori e startupper.
“In sostanza – spiega Maria Chiara Di Guardo, pro rettore per Innovazione e territorio – si è tenuta una efficace esperienza di Open innovation. Ovvero, un’opportunità per aziende che vogliono davvero migliorarsi con uno strumento potente per attivare il cambiamento e innescare un circolo virtuoso dell’innovazione”.