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Le challenge sostenibili di UniCa per il 2023

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Siamo abituati alle challenge delle startup. Poche risorse e scarsità di tempo. Problemi e imprevisti dell’ultima ora a cui devono seguire azioni rapide ed efficaci.

Quando si tratta di sfide ambientali, la partita si fa dura. E anche se la questione legata alla riduzione delle emissioni di CO2 appare complessa, c’è ancora spazio per nuove soluzioni. Gli obiettivi che impegnano le agende mondiali sono tanti. Riguardano la produzione di energia rinnovabile, l’efficientamento energetico, la mobilità sostenibile, l’adozione di economie circolari, lo sviluppo di comunità energetiche.

Anche UniCa scende in campo. Grazie ai risultati della ricerca, si pone al centro di un dibattito internazionale intorno ai temi della sostenibilità a tutto tondo. E lo fa da un punto di vista climatico, sociale ed economico,  perché prendersi cura dell’ambiente significa costruire un mondo migliore, all’insegna dell’equità per tutti.

Ne parliamo oggi, in occasione della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, istituita dal Parlamento italiano per sensibilizzare i cittadini, le istituzioni e aziende a “non sprecare” energia e provare a risparmiare.

UniCa nell’anno della sostenibilità

Il movimento è virtuoso: il sapere universitario è in grado di innescare nuovi processi di compensazione energetica; può allo stesso tempo incoraggiare le giuste azioni di educazione ambientale grazie al know-how veicolato dalla ricerca scientifica.

Qual è la mission? Ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030 e azzerarle entro il 2050, in accordo con gli ambiziosi obiettivi dell’Unione Europea.

Le azioni di sostenibilità ambientale dell’Ateneo ruotano attorno a tre filoni innovativi:

  1. la produzione e utilizzo di energia green proveniente al 100% da fonti rinnovabili certificate;
  2. la gestione sostenibile dei rifiuti, al loro riuso e riutilizzo responsabile;
  3. la mobilità smart, condivisa e intelligente.

Ma c’è di più.

EGOS, per vivere bene

Ai temi della sostenibilità ambientale si affiancano quelli della sostenibilità economica e sociale. Le challenge a cui sono associati i tre filoni non possono essere considerate singolarmente. Lo sviluppo sostenibile di un territorio, infatti, dipende dalla crescita integrata dei tre elementi, all’interno del medesimo sistema.

In questo senso imprese, istituzioni pubbliche, società e università sono chiamate a collaborare per immaginare un futuro migliore, a cavallo fra l’immaginazione e la tradizione.

Se ne parlerà in occasione del 39° Colloquio di EGOS – l’ European Group for Organizational Studies – proprio a Cagliari, dal 4 all’8 luglio di quest’anno, presso i poli della Facoltà di Economia, Ingegneria e Lettere, in pieno centro cittadino.

Il Colloquio annuale è l’evento più importante della rete EGOS e attrae una vasta gamma di studiosi della comunità degli studi organizzativi da tutto il mondo. Oltre 2000 delegati provenienti da oltre 60 paesi diversi, vi partecipano ogni anno per condividere idee, fare rete, presentare ricerche in corso e discutere iniziative future.

Il gruppo di ricerca della Prof.ssa Maria Chiara Di Guardo, all’interno del Dipartimento di Scienze Economiche, coordinerà le attività del comitato scientifico dell’evento.

Lo staff del CREA UniCa, in collaborazione con il Dipartimento e con la Direzione Ricerca e Territorio, coordinerà l’organizzazione dell’evento e di tutte le attività ad esso correlate.

L’evento sarà un invito rivolto alle istituzioni e al territorio per affrontare le sfide attuali, per salvaguardare l’ambiente, la democrazia, per incoraggiare lo sviluppo dell’economia, promuovere le politiche di pace e indipendenza ma soprattutto per suggerire nuove ideali di vita e lavoro insieme.